Come avviene la lettura del più famoso sistema di identificazione al mondo? Qual è il processo che permette il riconoscimento delle merci tramite la scansione delle linee scure e chiare che compongono il codice a barre?

Il processo alla base del funzionamento consiste nell’assorbimento e nella riflessione dei raggi emessi dalle apparecchiature di lettura del barcode. I raggi di luce emessi vengono assorbiti dalle barre scure, mentre parte di essi vengono riflessi dagli spazi chiari.

I codici a barre seguono degli standard per la loro codifica, questi si distinguono principalmente in Standard Europei (EAN European Article Numbering) e in Standard Universali (UPC Universal Product Code).

Questi codici identificativi fanno riferimento a una grande varietà di informazioni: possono identificare un prodotto, trattare le informazioni relative alla gestione dello stesso nel magazzino oppure scansionare dati sul movimento della merce all’esterno del magazzino.

Pertanto i barcode, a seconda dell’ampiezza delle informazioni che devono contenere, si distinguono per la densità di codice. Ognuno degli standard sopra citati (EAN e UPC) differisce per classi specifiche. Tra le classi EAN, ad esempio, è possibile menzionare l’EAN-7, l’EAN-13 e l’EAN-128 (questa tipologia è in grado di leggere tutti i caratteri ASCII). Tra gli standard UPC, invece, ricordiamo le prime cinque classi, definite dalle lettere A, B, C, D, E.

Qual è lo standard più utilizzato in Europa attualmente? Senza dubbio l’EAN-13, utilizzato per l’identificazione di un prodotto finito che viene acquistato da un consumatore finale. Esso è composto da barre che codificano 13 cifre. Nello specifico la codifica di questo specifico codice a barre ne identifica:

- La nazionalità del produttore (2 caratteri);
- Il Produttore (5 caratteri);
- L’articolo (5 caratteri);
- Check-digit (carattere finale)

Cos’è questo ultimo carattere e cosa significa Check-digit?
Altro non è che un’ulteriore operazione di controllo che viene effettuata per prevenire errori di codifica del barcode. Quest’ultima cifra è definita in modo che la sommatoria tra il triplo della somma di tutte le cifre in posizione pari, la somma di quelle in posizione dispari e il check-digit sia pari al multiplo di 10 più vicino.

 

Fonte: logisticaefficiente.it