Il termine "muda" è un altro dei concetti che abbiamo ereditato dalla Toyota Production System (TPS), molto noto agli uomini di azienda e negli ambienti imprenditoriali.
Il significato italiano della parola giapponese muda è spreco. L'utilizzo di "muda", in termini aziendali, va letto come spia d'allarme per errori e difetti nella produzione che possono comportare sprechi, inefficienza e rallentamenti.

Evitare muda significa concentrare risorse ed energia al meglio, producendo solo beni e servizi effettivamente richiesti dal cliente.

Riuscire a eliminare gli sprechi può risultare complesso, specie se le catene produttive sono definite e avviate da tempo, per questo uno degli obiettivi della filosofia Lean è proprio quello di riuscire a identificare e riconoscere gli sprechi e i consumi di risorse.
Procedere in questa direzione aiuta le aziende non solo a riconoscere le attività inutili, ma anche a focalizzare l'attenzione su ciò che determina un valore aggiunto in termini di tempo e costi.

Elenchiamo di seguito le attività, in giapponese note come le sette tipologie di sprechi (i sette muda), che sono state identificate come inadatte a portare benefici all'azienda.

1. Difetti: si tratta di errori nella produzione (o nel servizio) che una volta identificati richiedono sforzi e tempi investiti per la loro correzione, necessaria per far sì che il cliente non rifiuti il prodotto/servizio.
3. Sovrapproduzione: fa riferimento a una produzione che esula dalla diretta domanda e che quindi non è stata richiesta dal cliente.
3. Trasporti: questi sono ritenuti attività che non portano benefici al cliente in quanto possono potenzialmente generare problemi ai prodotti quali danneggiamento, ritardi, smarrimento e così via.
4. Attese: questo aspetto riguarda il tempo perso in attesa che le risorse per proseguire l'attività siano disponibili (ad esempio la possibilità di accedere ad un macchinario/attrezzatura/etc.).
5. Scorte: materie prime e prodotti finiti (o in lavorazione) che sono inutilizzati e tenuti in magazzino senza aggiungere alcun valore effettivo all’azienda.
6. Movimento: similare agli sprechi relativi ai trasporti, ma facenti riferimento a persone fisiche e a macchinari. Nel primo caso la perdita riguarda il tempo dell'operatore e nel secondo il rischio di usura dei macchinari movimentati.
7. Processi costosi: questo aspetto fa riferimento alle fasi produttive che vedono un impiego esagerato e ridondante di risorse utilizzate rispetto alle effettive necessità.

Oltre al termine muda la TPS ha portato alla luce altre due tipologie di sprechi:
- "mura" termine che definisce le irregolarità nel sistema di produzione;
- "muri" con significato in italiano di sovrapproduzione.